
- Gaetana “gae” Aulenti, Palazzolo della Stella 4/12/1927, Milano 01/11/2012
Avevo un post pronto ormai da mesi e un desiderio: incontrare questa grande interprete dell’architettura e del Design; una delle ultime testimoni di un mondo in cui le parole architetto, intellettuale, artista si confondevano fino ad identificarsi e sovrapporsi con altri nomi come Magistretti, Ponti, Ulrich, Mollino e, appunto, Aulenti.
Anche perché, non me ne vogliano le colleghe, dovendo citare un architetto donna quello di Gae Aulenti è il primo nome che tuttora si affaccia alla mia mente; e così l’ho sempre considerata, come un campione di quel mondo che mi piacerebbe veder realizzato intorno a me; una sorta di Giovanna d’arco contro un sistema che favorisce il Fuksas di turno reprimendo la notorietà di grandi personaggi femminili e quindi inibendo la diffusione culturale di modelli femminili.

Poltrona Sgarsul per Poltronova (1971)
Ora quel desiderio di conoscerla resterà sempre un desiderio e per certi versi un rimpianto l’esser passato mille volte dalle parti di Brera e non aver mai citofonato.
vorrei citare soltanto alcuni dei suoi progetti, ovviamente oggetti, che tengo costantemente in considerazione e che per me sono sempre fonte di ispirazione.

Lampada Pipistrello per Martinelli Luce (1966)

Poltrona da giardino Locus Solus per Poltronova (1963)
Guardandoli ora, prima di inserirli in questo post, tutti insieme nella stessa cartella non posso non notare come un filo conduttore li pervada e animi fino a farmeli piacere così tanto; sono oggetti che sfuggono i canoni consueti del loro essere vaso, poltrona, lampada; oggetti portatori di una carica vitale unica raccolta in forme dalle linee morbide ed eleganti.

vaso Riccio, per Venini (2003)