Tutti conoscono la mortifera sagoma dell’AK-47, il Kalashnikov.
E’ un fucile d’assalto di fabbricazione sovietica, risalente al 1947. Il fucile d’assalto per antonomasia.

Avtomat Kalašnikova obrazca 1947 goda
Fà bella mostra di sé nelle bandiere di Zimbabwe, Mozambico e Timor Est come a dire”…a buon intenditor, poche parole…:”
E’ uno degli oggetti di produzione industriale globalizzata di maggior successo sia in termini di progettazione tecnica ed efficienza sia in termini di impronta nell’immaginario collettivo; paradossalmente può essere anche considerato come ecologico dato che la sua durabilità è seconda a pochi altri oggetti, è infatti uno dei prodotti con più ampio mercato dell’usato.
“Un vero spreco di energie”, direte. e sono d’accordo con voi anche considerando che nessuno sforzo creativo può essere definito tale se il risultato ultimo è distruggere.
Ma la spietatezza dei numeri la dice lunga su come gira questo mondo: oltre 100 milioni di esemplari prodotti in dotazione ad almeno 50 eserciti regolamentari e a chissà quanti irregolari; un’arma micidiale in grado di fare la differenza nella maggior parte dei conflitti a terra.
Questa lunga premessa per introdurre un progetto di Philippe Stark per Flos, ormai di qualche anno fà, la Gun Lamp.

Gun Lamp, Philippe Stark, per Flos 2005
Una denuncia in stile starkiano di quanta energia venga sprecata nel mondo; sara’ riuscito a portare cosapevolezza nelle case o avra’ soltanto portato un’arma?
Quando guardo mio figlio fare il bagnetto e maltrattare con caparbietà la sua paperella gialla penso che dovrebbe essere questo l’oggetto dei record prodotto in centinaia di migliaia di esemplari e meritevole di campeggiare sulle bandiere nazionali.
